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AstratTO n.10, 2010 cm 24×33, penna su carta
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SBARCO CON DESTINO – olio su tela, cm 80×80 – 2011
Estetica, storia personale e collettiva si sovrappongono, intrecciano, confondono e in ogni caso è il solo viaggio che importa. Che non ha fine (poiché ci tiene e non ci possiede).
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BIO-GRAFIE: La patata
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BIO-GRAFIE: Il coniglio selvatico e la sua cacca
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IN PIAZZA CON I PRECARI CONTRO LA DISTRUZIONE DELLA SCUOLA PUBBLICA
Nel corso di questa settimana i Precari della Scuola Pubblica hanno tenuto un presidio in Piazza Castello a Torino per manifestare la proprià contrarietà nei confronti delle politiche governative. I Precari oltre a informare la popolazione di quanto sta accadendo nel mondo della scuola, hanno fatto lezione e organizzato laboratori in piazza (visto che in aula non possono farlo), hanno messo in scena spettacoli ed hanno suonato. Giovedì, io e il Dott.Porka, abbiamo fatto la nostra parte dipingendo la locandina di quel brutto film che, in questi primi giorni di scuola, viene proiettato in tutte le aule d’Italia, il DOCU-HORROR di Giulio Tremorti, DRASCUOLA. Il film nasce da una coproduzione italo-vaticana (Psyconano-production + Raztinvest) con il beneplacito del Ministero della Pubblica Distruzione.
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UN ANTONELLO S-BATTUTO IN STRADA (chi offre di più?)
Sabato 4 io e Bianca abbiamo dipinto in Piazza Castello a Torino il Ritratto Trivulzio di Antonello da Messina conservato nella stessa piazza presso il museo di Palazzo Madama. Abbiamo così trascinato il quadro sulla strada per indagarne, a stretto giro, il fascino ed il mistero. Si è venuto a creare inoltre un interessante percorso visivo tra il dipinto originale (solo immaginato poichè conservato oltre le mura del museo) e le sue riproduzioni pittoriche o fotografiche che in modo diverso ne moltiplicano la presenza lasciando tuttavia celato il senso. Mentre la fotografia altro non può fare che falsificarlo, la pittura con i suoi gesti, pur dentro una cornice pacchiana, quel senso riesce ad esaltare e portare a nuova vita, copiando.
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Ritrosia
Tra i tanti innocenti condannati a comparire, t’ho visto ritrarti e uscire; e non per un eccesso di vanità quanto per un bizzarro calcolo delle possibilità d’apparire , ancora, nell’azzurro dei sogni d’amore.
Bolle scure, 2010 – cm 21×30, penna su carta
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AstratTO n.9, 2010 cm 24×33, penna su carta
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